CAPITOLO 4

Il tempo di gestione delle forniture

4.1 Generalità

La fornitura rappresenta un aspetto molto importante del ciclo economico aziendale. Spesso viene centrata l'attenzione quasi esclusivamente sui prezzi della merce spuntati con i fornitori, non considerando, o sottovalutando, l'ammontare di risorse dell'impresa che vengono "bruciate" durante un qualsiasi processo di fornitura e che sono molte di più di quanto si possa immaginare. Ogni volta, infatti, che un ente aziendale viene attivato per un qualsiasi motivo, si generano costi, in particolar modo poi se si verificano delle interferenze, le quali possono anche portare a rifare la stessa procedura più volte. Mettendo in relazione queste considerazioni con quanto detto a proposito del numero di enti che sono coinvolti in una procedura di approvvigionamento, dovrebbe risultare piuttosto evidente che, per valutare correttamente il costo del processo di fornitura, non è possibile limitare le proprie considerazioni al solo prezzo che compare nella fattura inviata dal fornitore. Il costo globale del prodotto acquistato è composto da numerose voci ed il prezzo può essere anche di molto inferiore rispetto al suo ammontare.

In particolare, ciò vale per quei prodotti definiti "non strategici" per l'impresa - in quanto non impiegati direttamente nelle attività attinenti il core business dell'impresa - ma che allo stesso risultano indispensabili, come ad esempio i ricambi oppure alcuni tipi di scorte. In tal caso, per diminuire il costo di fornitura, piuttosto che puntare sul prezzo - per il quale il margine di eventuali riduzioni appare davvero limitato -, conviene concentrarsi sulla riduzione delle altri voci che ne compongono il costo globale: è appunto quello che succede con l'outsourcing degli approvvigionamenti.

Si può definire il costo globale di un prodotto acquistato, come la sommatoria dei costi logistici e di quelli accessori, dei costi delle strutture, della gestione degli acquisti e del prezzo della merce.
Fig. 4.1 : La composizione del costo globale di un bene acquistato. [Unitec GmbH, 2000]

I costi logistici e quelli accessori sono quei costi legati al coordinamento ed allo spostamento fisico di persone e merci, dal momento della consegna a quello del loro impiego. Spesso si possono verificare inefficienze dovute alla disorganizzazione delle procedure, alla inaffidabilità delle date di consegna o delle previsioni di acquisto, a strutture decisionali troppo ridondanti oppure, ancora, a limiti fisici delle strutture che impongono procedure logistiche costose - si pensi al trasferimento della merce da una zona di ricevimento distante dal magazzino in cui la merce dovrà poi essere stoccata -.

I costi accessori, sono tutti quei costi secondari riconducibili all'acquisto della merce; ne sono un esempio le spese assicurative, le spese doganali, quelle di imballo oppure, nel caso sia necessario richiedere una fornitura di merci del tipo "non-production", le spese per predisporre strumenti e procedure che esulano dai normali criteri aziendali di ricevimento merce. Nella valutazione del costo di una merce si possono considerare anche i costi delle infrastrutture fisiche - in primis la struttura di stoccaggio, cioè il magazzino - la cui esistenza e le cui dimensioni e caratteristiche sono giustificate dal numero e dalle particolarità dei beni acquistati. E' evidente che un magazzino costruito per stoccare 1.000 partite di tubi di acciaio, richiederà caratteristiche e dimensioni diverse da quello nel quale sono conservati partite alimentari deperibili.

Infine di grande importanza risulta la voce dei costi di gestione delle forniture, ovvero di tutte le procedure e di tutte le strutture organizzative atte a procurare e gestire gli approvvigionamenti dei beni necessari all'impresa. Vi rientrano le spese del personale degli enti aziendali coinvolti, le spese delle comunicazioni e i costi dei sistemi informativi interni. Attraverso l'outsourcing è possibile intervenire abbassando il valore di ognuna di queste voci, in particolare per i non-production goods.

E' chiaro, infatti, che le merci dai costi di gestione proporzionalmente più elevati, saranno quelle per le quali la struttura organizzativo-logistica non è appositamente predisposta a trattare: un'impresa che acquista per la maggior parte risme di carta, si sarà dotata di una struttura di approvvigionamenti tale da ridurre i costi globali di tali forniture, automatizzando le procedure considerando le tempistiche dei fornitori delle risme, investendo in strumenti specificatamente creati per trattare la carta, e cosi via. Quando acquista merci diverse dalla carta, e per le quali non esistono procedure specializzate - si pensi al caso in cui la cartiera si trovi nell'urgenza di acquistare un pezzo di ricambio particolarmente sofisticato - i costi di gestione di quella fornitura saranno proporzionalmente più elevati; l'impresa, cioè, si troverà nella necessità di predisporre procedure "ad hoc" per quel ricambio dai costi non ammortizzabili nel tempo, visto le scarse quantità e la scarsa frequenza di quel tipo di ordini.

L'oggetto di questo capitolo sarà, lo studio dei costi di gestione dei processi di fornitura. Attraverso un'analisi di dettaglio, è possibile verificare in maniera diretta e concreta dove e in che misura l'outsourcing degli approvvigionamenti interviene nel taglio dei costi e nella re-definizione dei processi. Come modello di riferimento è stato preso il servizio di fornitura integrata di Unitec.



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